Juan Manuel Fangio

Il primo “marziano” d’Abruzzo del 2022 è, in realtà, un “marciano” (in spagnolo): si tratta, infatti, del grandissimo pilota automobilistico argentino Juan Manuel Fangio, oriundo abruzzese, campione del mondo di Formula 1 nel 1951, 1954, 1955, 1956 e 1957 (record di titoli mondiali vinti detenuto fino al 2003).

Fangio, detto El Chueco, è nato a Balcarce (Buenos Aires, Argentina) il 24 giugno 1911 da genitori originari abruzzesi: il padre, Loreto Fangio, era nato a Castiglione Messer Marino (Chieti) e la madre, Erminia D’Eramo, era originaria di Tornareccio (Chieti).

Il primo contatto col mondo dei motori e della meccanica, lo ebbe come apprendista in una bottega; successivamente divenne anche co-proprietario di un’officina aperta con il fratello Ruben. Questa formazione gli fu utile successivamente come pilota, attività che iniziò all’età di 25 anni, inizialmente con scarsa fortuna.

Le cose cominciarono a cambiare quando, a seguito di una colletta organizzata dai suoi concittadini di Balcarce, poté dotarsi di una Chevrolet sufficientemente potente da consentirgli di cominciare ad esprimere il proprio talento.

La svolta nella carriera di Fangio fu il suo trasferimento in Europa nel 1949 (una sorta di ritorno a casa), allorché, alla guida di una Ferrari, ottenne diverse vittorie (sei) in varie competizioni che gli valsero il passaggio in Alfa Romeo, dove nel 1950 ottenne il secondo posto nel mondiale di Formula 1 e, l’anno seguente (1951) la prima vittoria del campionato.

Dopo qualche anno di passaggi a vuoto tra Formula 2 e anche un anno sabatico, tornò in Formula 1 come pilota Maserati ma è con la debuttante Mercedes che vinse il suo secondo e terzo titolo mondiale nel 1954 e 1955. Il quarto mondiale lo raggiunse al volante di una Ferrati l’anno seguente (1956) ed il quinto (il quarto consecutivo) nel 1957 di nuovo alla guida di una Maserati.

Oltre ai tanti successi e record ottenuti nel campionato mondiale della Formula 1 (ad esempio: percentuale di pole position su totale gare disputate e numero di campionati mondiali vinti), tante furono le affermazioni di Fangio anche in altre competizioni come, ad es., la Millemiglia, le gare extra-campionato di Formula 1, il Campionato mondiale vetture sport, ecc.

La carriera luminosa di Fangio si esaurì già l’anno seguente (1958), anno caratterizzato dal particolare evento che gli accadde a Cuba, dove si era recato per partecipare al Gran Premio di Cuba: in tale occasione venne rapito da un commando legato alle forze di Castro e “Che” Guevara. Il rapimento si concluse senza conseguenze per il pilota, non così purtroppo per gli intervenuti all’evento in cui, a causa di un incidente, ci furono 7 morti e più di quaranta feriti.

Rimasto nell’ambiente soprattutto come uomo di fiducia della Mercedes e dedicandosi alle proprie attività imprenditoriali, dopo una vecchiaia segnata da diversi problemi di salute, il nostro “marciano” si è spento il 17 luglio 1995.


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